Non più solo clementine, ma anche kiwi giallo e cipolla rossa di Tropea. Più prodotti di nicchia preziosi come il Bergamotto di Reggio Calabria, il Limone di Rocca Imperiale, il Cedro di Santa Maria, la Patata dela Sila, il Finocchio di Isola Capo Rizzuto.
Quasi tutte produzioni di qualità certificata IGP, che crescono in quantità e apprezzamento sui mercati. La Calabria dell’ortofrutta si presenta al Macfrut come regione partner con l’ambizione di diventare una regione dell’ortofrutta di prima fascia, dove i limiti quantitativi (il valore dell’ortofrutta calabrese non raggiunge il miliardo di euro) vengono superati in nome di una qualità crescente magari certificata da Dop o Igp. L’assessore regionale Gianluca Gallo (nella foto di apertura) parla di una “crescita continua delle principali produzioni, a partire dalle clementine, che ci fa guardare al futuro con fiducia e senza più timori reverenziali verso nessuno. Stiamo aiutando le imprese su qualità e packaging, i consorzi a fare sistema e guardiamo anche ai mercati esteri potendo contare sullo snodo logistico del porto di Gioia tauro”. Un momento dell’incontro
Il tema del futuro è quello del valore: la crescita, il cambio di immagine, le certificazioni si devono sposare con un salto di qualità nella redditività delle produzioni perché tantissime imprese strette dall’aumento dei costi sono al limite della sopravvivenza. Per questo l’assessore Gallo chiede un patto alla GDO “che non è la nostra nemica, ma un partner prezioso di cui non possiamo fare a meno, ma a cui chiediamo di tutelare di più i nostri prodotti, a partire da quelli certificati, proprio per aiutare e sostenere la nostra crescita”. (Red)